La strada percorsa è in diretta continuità con Gravity ma l'angoscia, il tormento e le tenebre si trasformano in un dolce sentimento di malinconia. Esiste una sostanziale differenza fra le coppie di canzoni poste in apertura e in chiusura e la parte centrale dell'album.
Vengono abbandonati i contrasti più esasperati ed i suoni si fanno più avvolgenti con pennellate di Mellotron sullo sfondo, arpeggi puliti di chitarra; il filo conduttore dei brani è guidato principalmente dalle linee vocali di Jan Erik, romantiche e sognanti.
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